Sistemi di pavimentazione per esterno

Il calcestruzzo è un materiale utilizzato per numerosi lavori nell’edilizia civile e stradale, in parchi e giardini e anche per realizzare sentieri e camminamenti. Col calcestruzzo si fortificano le fondamenta, si delimitano i sentieri, si realizzano muri o pareti e tante altre cose che la sua versatilità consente di fare. Il calcestruzzo è plasmabile e si può utilizzare in modo personalizzato.

Ma per usarne la giusta quantità, con la giusta consistenza e qualità in cantiere, occorre una progettazione attenta, una lunga esperienza, e una buona conoscenza di questo materiale. Il calcestruzzo può essere miscelato in stabilimento o direttamente in cantiere. La RÖFIX fornisce calcestruzzo in silos premiscelato, per averne sempre disponibile in cantiere nella quantità e qualità giusta e al momento giusto.

Sia gli utilizzatori professionali, sia gli appassionati del “fai da te” apprezzano molto i calcestruzzi e le malte premiscelate, non solo per la loro qualità omogenea, ma anche per la maggiore lavorabilità e praticità.

Un giardino dovrebbe essere in sintonia col contesto che lo circonda e fondersi armoniosamente con l’edificio di cui fa parte. La tendenza attuale a realizzare giardini più naturali fa sì che per pavimentare sentieri, terrazze, accessi veicolari, piazzali, pergolati o angoli con panche, si scelga sempre più spesso la pietra naturale. Ne esistono talmente tante, in formati, colori e strutture superficiali diverse, che i committenti, progettisti o architetti paesaggisti non hanno che l’imbarazzo della scelta.

Ovviamente, le superfici calpestabili o carrabili lastricate con pietre naturali sono soggette a sollecitazioni elevate, e per garantirne la stabilità, occorre prestare molta attenzione a una posa in opera con malte adeguate e pregiate, per avere la certezza di una lunga durata e della robustezza necessaria.

Mentre le pietre da pavimentazione, di per sé, sono molto resistenti al gelo, al sale antighiaccio e alle sollecitazioni meccaniche, il loro supporto - costituito dal sottofondo di terra, dagli strati antigelo o portanti, dalla malta di posa e soprattutto dalle fughe - richiede la massima attenzione e un’esecuzione a regola d’arte. In tutti i casi in cui occorre combinare l’effetto estetico con la convenienza economica, i prodotti da pavimentazione RÖFIX sono la soluzione ottimale per la posa di pietre naturali, e si adattano alla perfezione alle caratteristiche del luogo di posa.

La piastrella è un materiale da costruzione storico e moderno con cui da sempre l’architettura ha potuto dare espressione alla propria creatività. Ne esistono di innumerevoli colori, formati e decorazioni per appagare qualsiasi gusto, soddisfano vari requisiti pratici e, a seconda della qualità e della composizione, sono utilizzabili sia all’interno che all’esterno.

Per produrre le piastrelle di ceramica, partendo dal gres, la materia prima, l’impasto viene cotto a una temperatura compresa fra 1150 e 1300 gradi. Aggiungendo feldspati e fluidificanti, gli spazi vuoti intermedi si riempiono di goccioline fuse simili al vetro. È così che si ottiene nella ceramica una maggiore densità, un minor assorbimento di acqua e una maggiore resistenza meccanica. Il gres è resistente al gelo, e quasi tutte le piastrelle prodotte per gli esterni e per forti sollecitazioni sono realizzate con questo materiale. Se la piastrella è rivestita di smalto - trasparente o colorato - migliora anche la sua resistenza alle macchie. Le piastrelle smaltate si differenziano molto come tipologia e sistema di produzione, con effetti importanti sulla resistenza all’attrito.

Dato il loro utilizzo, le superfici calpestabili o carrozzabili rivestite di piastrelle sono esposte a sollecitazioni molto forti. Per posarle in modo stabile e sicuro, quindi, occorre lavorare con molta precisione utilizzando malte da pavimentazione di alta qualità, in grado di garantire una lunga durata e un’elevata robustezza. Tutto il supporto - vale a dire il sottofondo di terra, la protezione antigelo, lo strato portante, la malta di posa e soprattutto le fughe - deve quindi soddisfare gli stessi requisiti elevati di qualità delle piastrelle utilizzate.

A lungo andare, l’umidità può distruggere un edificio. Per proteggere l’intonaco dalla penetrazione di acqua e umidità, le norme tecniche in vigore prescrivono impermeabilizzazioni specifiche, sotto forma di acrilati, schiume o nastri sintetici modificati con effetto di barriera idraulica, o altre soluzioni a seconda delle esigenze da soddisfare.

Per i rivestimenti con piastrelle o pannelli sono disponibili sistemi d’impermeabilizzazione combinati ad appositi collanti. Sulle parti a contatto con il terreno, disciplinate dalla norma DIN 18195, al posto dell’impermeabilizzazione di bitume non intonacabile largamente utilizzata finora, si può optare per una guaina impermeabilizzante minerale certificata, che a differenza della prima può essere intonacata se necessario. Dei punti molto sensibili sono sempre gli angoli, da impermeabilizzare preventivamente con nastri, da incorporare poi nell’impermeabilizzazione.